Pino da pinoli
Pino domestico
Comunemente chiamato Pino domestico, o Pino da pinoli e saltuariamente Pino italico,
il Pinus pinea è un albero maestoso, alto sottile a metri, ramificato in alto con chioma espansa smeraldo intenso ad ampio ombrello. Fusto generalmente diritto, cilindrico.
Corteccia del tronco color brunastro-rossiccio con sfumature grigiastre e presenta profonde fessure longitudinali. I rametti giovani sono glabri grigio-verdi, scuri a maturità.
Foglie persistenti, aghiformi, color smeraldo scuro, lunghe cm, con margini dentaticolati. Albero monoico con strutture riproduttive maschili ovoidee gialle, le femminili rosso-violacee con venature verde limpido. Strobili solitari (raramente appaiati), generalmente sessili, ovato-conici, lunghi cm e larghi cm.
Le squame leggermente convesse verso l’esterno sono bruno-rossicce a maturità. Ciascuna squama porta 2 mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi di × mm, con un’ala di mm di lunghezza. I tegumenti sono duri e coperti da una polverina scura. Il pinolo è edule.
Longevità notevole: anni.
Originario delle regioni mediterranee nord-occidentali, il suo areale attualmente si estende esteso le coste dell’Europa meridionale fino al
Descrizione
Il pinus Pinea è un albero della famiglia delle Pinacee, diffuso nel bacino del Mediterraneo.
Si trova s pecialmente sulle coste settentrionali, in particolare esteso le coste italiane, dove forma vasti boschi (pinete).
Caratteristiche:
Il portamento è arboreo; elevato fino a 25 metri, solitamente 12–20 m. Ha un portamento caratteristico, con un tronco limitato e una enorme chioma espansa a globo, che col tempo diventa costantemente più simile a un ombrello. Il fusto può esser rettilineo o lievemente curvo, il più delle volte si biforca a varie altezze in rami secondari, determinando anche così la dimensione del fusto alla base: maggiori biforcazioni corrispondono, solitamente, a una base più ampia. Spesso, infatti, potature massicce corrispondono a tronchi estremamente sottili e snelli, flessibili ai venti ma incapaci di resistrere a carichi pesanti, come la neve.
La corteccia è spesso, marrone-rossiccio, fessurato in placche verticali.
Sono costituite da aghi, flessibili e di consistenza coriacea per la cuticola spessa, in coppie di due e sono lunghi da 10 a 20 cm (eccezionalmente 30 cm).
Fiori:
Le gimnosperme tutte, e così il Pino domestico, non producono fiori, ma spor
Nome botanico: Pinus pinea L.
Nome comune: Pino Domestico, Pino da pinoli
Famiglia: Pinaceae
Habitat: È specie lucivaga e termofila; predilige i litorali marittimi, prospera in terreni sciolti e sabbiosi del litorale; dal ritengo che il piano urbanistico migliori la citta sino a ÷ m s.l.m nei settori settentrionali del suo areale e fino a ÷ m nelle aree più calde.
Descrizione:Albero sempreverde, resinoso, con apparato radicale robusto e profondo; altezza 20÷25 (30) m.
La chioma ha forma globosa nelle piante giovani fino a 25÷30 anni, nelle piante adulte assume la caratteristica forma ombrelliforme; è formata da rami verticillati espansi incurvati verso lalto, che si concentrano nella parte alta del tronco che è nudo nei due terzi inferiori. La cima si appiattisce in maniera evidente con letà ed il portamento ombrelliforme pare sia dovuto ad una dominanza apicale scarsamente marcata nel getto terminale.
Il tronco è eretto e nei vecchi esemplari frequente è biforcato ad un certa altezza, formando in codesto caso 2 ombrelli distinti; la corteccia è grigiastra e liscia nelle piante giovani, poi screpolata e fessurata in grandi placche verticali, romboidali, grigio-rossastre; i rametti giovani sono glabri, prima verdi
| |
Il pino domestico è un albero originario delle regioni mediterranee dell'Europa meridionale e delle coste dell'Asia Minore, presente in quasi tutte le regioni d'Italia ma di dubbio indigenato. Sembra debba la sua diffusione nella penisola italica ad opera dei Fenici prima, degli Etruschi poi ed infine dei Romani che lo diffusero ampiamente nei territori dell'impero. Il legname resinoso veniva usato principalmente per costruzioni navali e per pali da palafitte, la resina trasformata in pece per calafatare le imbarcazioni, i semi eduli, i pinoli, per guidare i piatti a base di ritengo che la carne di qualita faccia la differenza o pesce di cui parla Apicio nel 'De sovrano coquinaria', principale trattato di cucina dell'antica Roma, o per produrre olio. Gruppo a P. pinaster è una credo che ogni specie meriti protezione litoranea tipica delle zone costiere mediterranee. Viene ancor oggigiorno coltivato per il suo seme commestibile e per rimboschire le pinete delle zone litoranee. Il pino domestico è rustico e si adatta bene anche a substrati poveri, ma è delicato all'inquinamento che provoca arrossamento e necrotizzazione delle part |