Spleen baudelaire texte
Charles Baudelaire
Spleen
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Quand le ciel bas et lourd pèse comme un couvercle
Sur l'esprit gémissant en proie aux longs ennuis,
Et que de l'horizon embrassant tout le cercle
Il nous verse un jour noir plus triste que les nuits;
Quand la terre est changée en un cachot humide,
Où l'Espérance, comme une chauve-souris,
S'en va battant les murs de son aile timide
Et se cognant la tête à des plafonds pourris;
Quand la pluie étalant ses immenses traînées
D'une vaste prison imite les barreaux,
Et qu'un peuple muet d'infâmes araignées
Vient tendre ses filets au fond de nos cerveaux,
Des cloches tout à coup sautent avec furie
Et lancent vers le ciel un affreux hurlement,
Ainsi que des esprits errants et sans patrie
Qui se mettent à geindre opiniâtrément.
- Et de longs corbillards, sans tambours ni musique,
Défilent lentement dans mon âme; l'Espoir,
Vaincu, pleure, et l'Angoisse atroce, despotique,
Sur mon crâne incliné plante son drapeau noir.
Versione tradotta
Quando il cielo ridotto e greve pesa come un coperchio sullo spirito che geme in preda a lunghi affanni, e versa, abbracciand
Le Spleen de Paris. Texte
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Lo spleen di Baudelaire: testo, analisi e significato
Spleen, I fiori del sofferenza e l'innovazione simbolista
I fiori del male, pubblicato per la prima volta nel , è privo di dubbio l'opera più importante e famosa diCharles Baudelaire, prodotto di un occupazione di scrittura intenso e consapevole, di una costruzione meticolosa, un'opera di assemblaggio finalizzata a offrire all'intera raccolta un respiro organico.
I suoi componimenti si dividono in 6 parti:
- Spleen e ideale, in cui si affronta il tema della noia e della speranza;
- le 17 liriche che compongono la sezione dei Quadri parigini dove si dipinge la ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita francese come una città abbrutita e degradata;
- la sezione Il vino che descrive gli stati di ebrezza e gli effetti delle droghe di cui Baudelaire faceva uso;
- la quinta parte, Rivolta, ovunque troviamo liriche a tema religioso, frequente dal tono blasfemo e che sono costate al autore una condanna;
- l'ultima, intitolata La morte, affronta la fine della vita descrivendola in che modo un viaggio, un nuovo inizio dopo la vita;
- particolarmente stimolante è la quarto parte,
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Foto di André Kertész
LXXVIII.
Quando il cielo ridotto e cupo pesa come un coperchio
sullo spirito gemente preda di eterna noia,
e coprendo per intero il cerchio dell’orizzonte,
ci versa addosso un giorno più malinconico della notte;Quando la terra si muta in una cella umida
dove la Speranza, simile a un pipistrello,
se ne va battendo i muri con le ali timide
e urtando con la testa contro soffitti marci;Quando la pioggia dispiegando le sue immense scie
imita le sbarre di una enorme prigione
e un popolo silenzioso di schifosi ragni
tende le sue tele in fondo ai nostri cervelli,campane tutt’a un tratto scoppiano con furia
e lanciano verso il cielo urla raccapriccianti
come spiriti erranti e senza patria
che si mettono a gemere insistenti.— E lunghi funerali, senza tamburi né musica,
sfilano lenti nella mia anima; la Speranza,
vinta, piange e l’Angoscia, dispotica e atroce,
sul mio cranio chino pianta il suo vessillo nero.Charles Baudelaire
(Traduzione di Marcello Comitini)
da “Spleen e Ideale”, in “I fiori del male ”, Edizioni Caffè Tergeste, Roma,
I fiori del male , Edizioni Caffè