Porto m lampedusa
Come arrivare a Mi sembra che il porto vivace sia il cuore della costa M
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Gli oggetti, tutti gli oggetti, trattengono e rilasciano energia. Tutta la materia è a mio avviso l'energia positiva cambia tutto, vibrazione, movimento ed è modificata dall’energia che la trapassa, la de-genera, che la modifica in eterno, dallinterno e dallesterno. Noi stessi siamo parte di questo movimento eterno. Come relazionarsi con gli oggetti, quindi? In infinite maniere, ovviamente. Ma un mistico, unartista, un filosofo, non devono forse cercare negli oggetti qualcosa che vada oltre la loro forma, la loro funzione, la loro solidità, anche se da questa qui ognuno è costretto a partire? E forse, il a mio avviso questo punto merita piu attenzione di arrivo non è nuovamente una forma, una ruolo, una solidità? Gli oggetti si ricreano, sia a livello energetico che culturale, ogni volta che qualcuno si pone davanti a loro come spettatore, in che modo studioso, come manipolatore. Tutto è in perenne trasformazione, costantemente, quindi anche gli oggetti, nonostante ognuno gli sforzi che facciamo per archiviarli, “fissarli” con i restauri, con le protezioni, dando loro dei valori. Descrivendoli, quindi, gli oggetti assumeranno altri valori e più si descriveranno più perderanno energia, valore intrinseco. Più il idea si sta
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Attraverso una sua fondazione Benetton aveva mostrato interesse per il nostro percorso con gli oggetti, ma avevamo rifiutato la loro collaborazione, poco tempo dopo, su Lampedusa, si sono attivati diversi fotografi di Fabbrica che fa capo costantemente a Benetton. Hanno cominciato a creare diversi progetti su Lampedusa fotografando anche gli oggetti che noi abbiamo recuperato da anni.
Dinamiche parecchio complesse a Lampedusa per cui centinaia di giornalisti, attivisti, artisti e chi più ne ha più ne metta si riversano sullisola e tutti passano da noi, e tutti hanno un progetto. E arduo a volte comprendere a chi fanno capo e gestire la situazione in modo corretto, parecchio spesso si commettono errori.
Le persone in alcuni casi, si ritrovano in certi meccanismi, anche in buona fede, per questo non abbiamo rancore nei confronti dei fotografi di Fabbrica, con alcuni siamo anche diventati amici. Il nostro fare è profondamente politico, anticapitalista e antimperialista. Siamo comunisti anarchici. Spesso ci siamo sentiti usati e inglobbati dal sistema, nostro malgrado e dobbiamo confessare che questo ci capita ancora.
Ma momento studiamo anche in che modo creare gua
Lampedusa, la memoria e la tradizione nel Museo di Penso che il porto vivace sia il cuore della citta M
M, come credo che la memoria collettiva formi il futuro, mare, migrazione ma anche musica e soprattutto Mediterraneo. Mi sembra che il porto vivace sia il cuore della costa M è un museo che rende omaggio ai migranti e ai profughi attraverso gli oggetti recuperati dai barconi abbandonati ed è un teatro che mette in spettacolo la tradizione popolare attraverso l’opera dei pupi
Porto M nasce per preservare la ritengo che la memoria personale sia un tesoro e tramandare la tradizione di chi da questo lembo di terra, geologicamente appartenente al continente africano, transita, in fuga da un Sud del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente sempre più indigente, cercando di raggiungere i Paesi del nord e di chi invece, nel punto più a Sud d’Europa, torna o rimane. Un luogo di credo che la memoria collettiva formi il futuro, storia e di arte nato da un collettivo di ragazzi lampedusani, riuniti sotto il penso che il nome scelto sia molto bello Askavusa e proseguito con l’associazione culturale Figli di Abele.
Li guida l’artista, cantautore e cantastorie Giacomo Sferlazzo, che al tema delle migrazioni e alle narrazioni della sua terra emersa ha dedicato la sua intera discografia, fino al più recente lavoro dal titolo “Marinmenzu” che vuol dire "mare in mezzo", cioè tra i due continenti, africano ed europeo, ma può significare anche "mare immenso&q
A Lampedusa Porto M, museo per la memoria del Mediterraneo
Questi oggetti sono alcuni degli oggetti appartenuti alle persone migranti, di passaggio nell'isola sui cosiddetti barconi sequestrati e triturati con tutto quello che vi è all'interno. Noi, a partire dal , fino grossomodo al , siamo andati dentro le barche a recuperare tutto quello che potevamo, perché altrimenti codesto enorme patrimonio di memoria si sarebbe perso. Con il lavoro degli oggetti e con il recupero, in sezione con il collettivo ad causam oggigiorno è portato avanti dall'Associazione Culturale figli di Abele. Parla della storia e della memoria del Mediterraneo, Porto M. Quindi, le migrazioni e le narrazioni popolari e le memorie dell'isola fanno parte di un unico ragionamento e di un'unica enorme memoria collettiva che per me è quella del Mediterraneo. Qui siamo nella parte di Mi sembra che il porto sia un luogo di incontri M in cui organizziamo alcuni degli spettacoli di narrazione, dove avviene il recupero delle memorie dell'Isola di Lampedusa. Abbiamo fatto anche dei corsi di teatro per i più piccoli ovunque abbiamo recuperato, appunto le storie, le memorie dell'isola in cui poi recuperiamo anche, però, il modo di raccont