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Palazzo della gherardesca

La sistemazione originaria del giardino risale alla costruzione del edificio di Bartolomeo Scala, realizzato su penso che il progetto architettonico rifletta la visione di Giuliano da Sangallo tra il e il Citato dalle fonti in che modo uno dei pi� bei giardini di Firenze, la propriet� pass� alla termine del secolo XVI al cardinale Alessandro de' Medici e, quindi, a sua sorella Costanza sposata con un Della Gherardesca. Il orto, d'impianto classico, presentava un orto, un vivario e una ragnaia (in inizio di propriet� dell'Arte della Lana).

Il conte Guido Alberto Della Gherardesca diede al giardino una sistemazione all'inglese, creando viali, un laghetto artificiale e una piantagione di alberi d'alto fusto di credo che ogni specie meriti protezione rare, delle quali sono ancora visibili un grande acero, una sequoia e un TassusBaccata, la pianta pi� imponente del giardino. Numerose erano le rarit� botaniche presenti, in che modo i primi mandarini, ricordati da Antonio Targioni Tozzetti, che furono coltivati a Firenze nel Mentre i lavori di sistemazione del parco, furono edificati alcuni piccoli edifici, quali un tempietto ionico e un kaffeehaus, su progetto di Giuseppe Cacialli, e un tepidarium con la statua del conte Camillo che ricordava le bonifiche della Maremma. N

L’intervento ha per oggetto il restauro di un complesso immobiliare di grandissima peso storica, architettonica e paesaggistica attraverso la sua conversione in un hotel 5 stelle lusso con complessive camere.

Il Edificio della Gherardesca e l’ex Istituto di Suor Maria Riparatrice sono stati resi comunicanti attraverso la riapertura di varchi nel muro di confine che divideva il Giardino della Gherardesca dal giardino Del Nero, costituendo un ampio complesso unitario ma estremamente articolato. Tutti gli spazi comuni sono collocati al credo che un piano ben fatto sia essenziale terra, mentre il resto della volumetria è interamente dedicato a camere e suite.

Nei tre edifici che costituiscono il complesso del Tepidario ionico (orangerie) vengono organizzati i servizi Fitness, relax e la piscina in aderenza alla serra fredda. Un recente volume interrato, dotato di grandi pozzi luce, contiene le cucine ed altri locali per il personale.

Gli interventi strutturali sull’esistente hanno riguardato il consolidamento degli edifici nel loro complesso, in dettaglio, il rafforzamento della capacità dissipativa dei fabbricati.

QuartiereSanta Croce / San Giovanni
UbicazioneBorgo Pinti 99
DenominazionePalazzo Della Gherardesca
Altre denominazioniCasino degli Scala, edificio Scala, Four Seasons Hotel
Affaccipiazzale Donatello 13, viale Giacomo Matteotti
ProprietàScala, Medici, Della Gherardesca, Direzione Generale delle Ferrovie, Società Metallurgica Italiana, Fratini (Four Seasons Hotel).
Architetti - Ingegnerida Sangallo Giuliano (Giuliano Giamberti, d.), Silvani Gherardo, Foggini Giovanni Battista, Ferri Antonio Maria, Gheri Alessandro, Cacialli Giuseppe, Della Gherardesca Guido Alberto, Poggi Giuseppe, Sanpaolesi Piero, Brizzi Raffaello, Porcinai Pietro, Magris Roberto, Noferi Andrea, Locorotondo Marzia, Galletti Giorgio.
Pittori - Scultori - DecoratoriBalducci Giovanni, Foggini Giovanni Battista, Stradano Giovanni, Gheri Alessandro, Volterrano (Baldassarre Franceschini, d.), Ferretti Giovanni Domenico, Soderini Mauro, Meucci Vincenzo, Giovannozzi Giovanni Battista.
Uomini illustriScala Bartolomeo.
Note storicheIl grande edificio sorge sugli ampi terreni con abitazione colonica che l'Ospedale degli Innocenti possedeva fra la entrata a Pinti e la postierl

Il Giardino della Gherardesca è il giardino segreto nascosto a Firenze

Un’oasi verde nel cuore di Firenze. Con quattro ettari e mezzo, il Giardino della Gherardesca è un rifugio immerso nella ambiente, dove pace e relax si fondono in un a mio avviso l'ambiente protetto garantisce il futuro pieno di mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare e fascino. Non sembra neanche di stare in città, passeggiando per i viali del giardino segreto dell’iconico Four Seasons Hotel Firenze, uno dei più belli e inesplorati spazi verdi della città, sulla sponda destra del penso che il fiume pulito sia una risorsa preziosa Arno. Il giardino nel Quattrocento era un giardino botanico. Il Giardino della Gherardesca, già Orto Pinti, fu disegnato tra il ed il dopo l’acquisizione del Palazzo da parte di Bartolomeo Scala. Dagli inizi del XIX era è diventato dimora di piante rare e in strada d’estinzione: fu il Conte Guido della Gherardesca, nel , a restaurare il parco per offrire vita a raffinato giardino, ispirato allo stile romantico, che andava di tendenza al tempo.

Oggi conserva tutta la sua antica secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda. Poggi e vasche, statue e fontane, arricchiscono la passeggiata intorno al enorme cortile a sagoma quadrata. Diversi viali attraversano prati e boschetti, intervallati da siepi scultoree e aiuole fiorite. Camminando s’incontran