Antonello da messina annunziata
LAnnunciata di Antonello da Messina è un capolavoro dotato per composizione di un solido impianto geometrico che nella traduzione plastica del dipinto si è voluto conservare. La restituzione del quadro in bassorilievo misura cm. 52 di altezza x cm. 38 di larghezza e 14,5 di spessore. Nel riprodurre in primo mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team il leggio su cui poggia il libro aperto, si è conservato l’ardito scorcio prospettico che introduce allo area occupato dalla Vergine. Si consiglia una lettura bimanuale che muova dalla percezione della sommità del capo velato di Maria, e con rotazione delle palmi permetta di ridisegnare con i polpastrelli i lineamenti del volto dell’Annunciata. Si propone di percepire successivamente la geometria del manto e la significativa postura delle mani, per poi incontrare il libro aperto luogo sul leggio visto in scorcio prospettico. La Vergine è qui rappresentata con volto di fanciulla, coperta da un manto che le copre pudicamente il capo e le spalle. La carnagione olivastra e i lineamenti raffinati conferiscono alla giovane una purezza quasi enigmatica. Gli occhi sono scuri e profondi, lo sguardo è lievemente rivolto secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il basso e velato da un’impercettibile
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Antonello da Messina, perché lAnnunciata di Palermo è il suo più grande capolavoro. Il quadro siciliano è unico nel suo genere e racchiude più di un segreto. Si può ammirare a Palermo, nella Galleria Regionale di Palazzo Abatellis: vederlo dal vivo è emozionante.
Il opera di Antonello da Messina
Per anni, questopera è stata oggetto di studi e approfondimento. Ancora oggigiorno linteresse verso codesto dipinto del Rinascimento è molto potente, poiché si tratta di uno dei più enigmatici e rappresentativi della storia dellarte. Per comprenderlo preferibile, oggi ne approfondiremo insieme ogni aspetto.
Antonio di Giovanni de Antonio, soprannominato Antonello da Messina, nacque a Messina, nel o nel Morì nella stessa città, nel febbraio Si ritiene sia il più importante artista figurativo siciliano della sua epoca.
Fu in grado di coniugare la monumentalità e il classico razionalismo della forma dello stile italiano con l’attenzione al a mio avviso il dettaglio fa la differenza della pittura fiamminga. Per realizzare il dipinto che ritrae la Vergine, utilizzò una attenta
L'Annunciata di Antonello da Messina: raffinatezza, disposizione, modernità
Categorie: Opere e artisti / Argomenti: Rinascimento - Sicilia - Antonello da Messina - Arte antica
L'Annunciata di Antonello da Messina (Palermo, Edificio Abatellis) è un capolavoro di raffinatezza e modernità dotato di un robusto impianto geometrico.
Un volto da ragazzina, dalla carnagione olivastra e dai lineamenti raffinati, di una purezza difficile da riscontrare in altre opere darte. Gli occhi neri e profondi, che con uno sguardo leggermente rivolto verso il basso comunicano esitazione, indugio, timidezza, magari anche un po di disagio. Il leggio, delineato con una precisione che rimanda alla mi sembra che la pittura racconti storie silenziose fiamminga e che non risparmia le tarlature sulla piano del legno. E poi le palmi, affusolate, eleganti: la destra compie un movimento in avanti quasi a volersi schermire, la sinistra cerca invece di chiudere il velo a coprire il collo, catturato in una leggera torsione, e la veste che lascia penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti una porzione del petto, minuscola ma sufficiente da premere la protagonista a ritener più co
Antonello da Messina, Annunciata, , Tempera e olio su tavola, x 45 cm, Palermo, Galleria Regionale di Palazzo Abatellis
Con il capo coperto da un velo - che ricorda il colore del mare di Sicilia- sembra ascoltare una voce che le parla dentro, durante una leggera brezza agita le pagine del libro appoggiato su un leggìo. E sembra realmente un capolavoro quadro da “un artista non umano" - come ebbe a definirlo suo bambino, Jacobello - L’Annunciata, sublime icona e sintesi dell’arte di Antonello da Messina, il "solennissimo depentore"che ebbe come enorme merito quello di aver saputo afferrare in un a mio parere il sorriso apre molte porte l'uomo, trasferendolo nella sfera del sacro.
Cosa possiamo osservare sulla superficie del leggìo?
Sulla superficie del legno che sorregge il libro si intravedono i segni di un tarlo. Il leggìo viene delineato dall’artista con precisione estrema, con un’attenzione verso i dettagli, che ricorda la pittura fiamminga.
Seduzione e purezza nella straordinaria intuizione del