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Villa il gioiello

Dimora storica
Villa Galileo

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via del Pian dei Giullari, 42 - Firenze

 

Villa Galileo è la dimora in cui il grande scienziato trascorse l'ultima parte della sua vita, confinato agli arresti domiciliari dalla condanna del Santo Uffizio del  

Parte di una tenuta denominata "il Gioiello", la Villa, dal Monumento Statale, appartiene al Demanio dello Stato, settore storico-artistico, in consegna all'Università degli Studi di Firenze, che, attraverso il Sistema Museale di Ateneo, assistenza il mantenimento e la valorizzazione della Villa e del resede con l'appezzamento di terreno ovunque era l'orto galileiano.

Restaurata nel , la Villa ospita conferenze e seminari organizzati dai centri di ricerca e alta formazione che sorgono ad Arcetri, uniti dall'accordo denominato "Colle di Galileo".

Nell’ottobre del , grazie ad un progetto promosso da Fondazione CR Firenze e dal ‘Il Colle di Galileo’ con il supporto del Mi sembra che il museo conservi tesori preziosi Galileo e dell’Accademia dei Georgofili è stato inaugurato un nuovo allestimento con interventi che si sono concentrati sulla ricostruzione e sull’arredo di alcuni ambienti significa

The villa, which seems to date from the fourteenth century, was rebuilt in the sixteenth century. The name "Gioiello" [Jewel] denoted the property's attractive location, in the hills of Arcetri, facing west. Galileo's daughter, Sister Maria Celeste (), was living in the convent of San Matteo in Arcetri. It was she who informed her father of the possibility of renting the villa adjoining the convent. Galileo () signed the lease in September After his condemnation by the Holy Office, Galileo was permitted to return to the villa on December 1, , but was barred from receiving visitors with whom to discuss scientific subjects. Only in January was he allowed, owing to his poor health, to host the young Vincenzo Viviani ()—joined, three months before Galileo's death, by Evangelista Torricelli (). Galileo died at Il Gioiello on January 8, , attended by Viviani, Torricelli, and his son Vincenzo Galilei ().

Villa Galileo

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via Pian dei Giullari, 42 - Florence

 

Villa Galileo is the home where the great scientist spent the last part of his life, confined to house arrest by the condemnation of the Holy Office of

Part of an estate called "Il Gioiello", the Villa, since National Monument, belongs to the State Property, historical and artistic sector, under the management of the University of Florence, which, through the University Museum System, takes care of the maintenance and promotion of the Villa and the surrounding land where Galileo had his own vegetable garden.

Restored in , the Villa hosts conferences and seminars - organized by research and advanced training centres in Arcetri, united by the agreement called "Il Colle di Galileo" - and can be visited by appointment.

In October , thanks to a project promoted by Fondazione CR Firenze and 'Il Colle di Galileo' with the support of the Galileo Museum and the Accademia dei Georgofili, a new exhibition was inaugurated with installations focused on the reconstruction and furnishings of some significant rooms: the study, the kitchen and the cellar. In the first, one of the most evocative rooms of the

Situata in prossimità del centro storico di Firenze, Villa il Gioiello sorge tra le colline della città, lungo una strada stretta delimitata da caratteristici muri in pietra. A firmare il piano di ristrutturazione e interior è lo studio Pierattelli Architetture, che preserva l’atmosfera e l’anima antica del luogo realizzando una residenza unifamiliare dal fascino privo tempo, dove la presenza di opere d’arte firmate da importanti figure del Novecento come Alighiero Boetti, Ettore Spalletti, Jannis Kounellis a Mario Schifano tra gli altri, raccontano una storia in continua evoluzione.

A livello strutturale l’intervento restaura e valorizza gli elementi originali, attribuendo un nuovo temperamento sia agli interni sia al parco esterno con vasca a sfioro rivestita in quarzite bianca, progettato e ampliato in collaborazione con il paesaggista Gianni Medoro, allievo di Pietro Porcinai.

Se da una parte rimangono visibili elementi dell’epoca &#; dalla loggia esterna ai parquet in teak massello recuperato e disposto in formelle, dagli archi alle travi in legno sottile al salone con soffitto a volte &#; dall’altra i vari ambienti cambiano volto attraverso giochi di supe