Ristorante orecchietteria banfi
Come racconta Rosanna, le Porca Putténa “sono fra le più ordinate, anche se molte persone arrossiscono quando le chiedono, specialmente se poi gli si propone di abbinare magari a un calice di Nero di Troia”. Succede principalmente quando nel termine settimana arrivano numerosi gli anziani a pranzo, che vogliono concedersi un pranzo al ristorante, privo spendere troppo: “arrivano sul presto e lasciano il ubicazione alle famiglie con i bimbi, che mangiano più con calma”. Di a mio avviso la norma ben applicata e equa, però, chi va all’Orecchietteria è disposto a mangiare velocemente, tanto che si rivela il ubicazione giusto per la pausa pranzo dei numerosi professionisti che gravitano in area e dei turisti di passaggio a Prati. La formula è semplice e veloce: si ordina al banco, ovunque si prende il “buzz” e si attende che vibri. Bastano pochi minuti per avere le orecchiette e tutte le altre pietanze ordinate pronte in tavola.
Ça va sans dire, chi va all’Orecchietteria Banfi spera di incontrare Lino. “Viene una tempo alla settimana e quando arriva ognuno vogliono fare un selfie con lui. Specialmente i ragazzi giovani e codesto per lui è un motivo di grande soddisfazione, perché vuol dire che, alla soglia degli 82 anni, è apprezzato a
Lino Banfi ha aperto qualche anno fa le porte della sua Orecchietteria a Roma: atmosfera iconica, piatti pugliesi e uno scontrino finale che divide i commenti online.
Una pasto da Lino Banfi a Roma: tra orecchiette, nostalgia e sorprese
C'è chi lo conosce come Lino Banfi, chi in che modo Oronzo Canà, chi come nonno Indipendente. Ma tutti, almeno una volta, hanno riso grazie a lui. E oggigiorno, a Roma, puoi anche mangiare da lui. La Orecchietteria Banfi, in Strada Giuseppe Gioachino Belli , è il ristorante dedicato al grande attore pugliese. Si trova nel cuore della Ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita, a cinque minuti a piedi da Castel Sant’Angelo, un luogo già di per sé magico. Eppure, dentro quel locale, succede oggetto di ancora più particolare: si entra nell’universo cinematografico e televisivo di un’icona italiana.
Sui muri dell’Orecchietteria campeggiano i poster dei film di Banfi, scene tratte da L’allenatore nel pallone e ovviamente fotogrammi cult di Un medico in famiglia, la serie che lo ha consacrato come faccia amatissimo anche dalle nuove generazioni. Il menù? È un vero omaggio alla Puglia, terra d’origine di Lino Banfi (al secolo Pasquale Zagaria), con piatti che raccontano una tradizione gastron
Lino Banfi apre un ristorante a Roma. O meglio, una Orecchietteria, per celebrare il meglio della cucina tradizionale pugliese. E farlo nel linguaggio che l'ha sempre contraddistinto, quel dialetto inventato con il quale ha sfornato battute culto della cinematografia italiana. Orecchiette alle 'cime di rèp' o 'delichète', quindi, il panzerotto 'papele papele' e per dolci il 'Banficciotto' e la torta 'père che il pompelmo faccia mele'. Pasquale Zagaria e il commissario Lo Mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale, Auricchio e l'allenatore nel pallone Oronzo Canà: nel menu dell'Orecchietteria Banfi, che si inaugura il 21 settembre in via Belli (nei pressi di mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Cavour), ci sono quasi cinquant'anni di commedia sexy italiana.
Lino Banfi, in che modo è nata l'idea?
Il menu, appunto. Le orecchiette, la focaccia e i panzerotti. Ma ci sono pure i taglieri di salumi. Ovvio chiederle se ha previsto la famosa "noce del capocollo".
"Non può mancare, è stata la iniziale cosa che ho preso in considerazione e ci siamo messi in relazione con Martina Franca. Ci saranno anche le frasi di Oronzo Canà, farò un cestino con prodotti per grandi aziende, dove metterò il sarà una vaschetta rettangolare con cinque lampascioni da coOrecchietteria Lino Banfi Roma. A 80 anni suonati, Lino Banfi, lindimenticato protagonista di Occhio finocchio prezzemolo e finocchio e di Fracchia la belva umana, ha deciso di aprire un ristorante a Roma. E non poteva essere, naturalmente, che di cucina pugliese. LOrecchietteria Banfi aprirà i battenti il prossimo 21 settembre in via Belli , a due passi da mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Cavour. Ispirazione pugliese oltre che “Banfiota”, come specifica Fabio Leoni, genero dell’attore pugliese più celebre di Italia, che insieme alla moglie Rosanna Banfi e al resto della famiglia gestirà il ristorante.
Tutto, dai piatti, alle immagini sui muri, all’arredamento ricorderanno la carriera dell’attore. E il suo celebre vocabolario simil-pugliese caratterizzerà ogni cosa, a partire dal menu. “Non potranno assenza le orecchiette con le Cime di rèp – anticipa Leoni a Puntarella Rossa Ci sarà Papele Papele, uno spuntino a base di focaccia barese accompagnata da una bottiglia di Peroncino. E accanto a tanti piatti della tradizione pugliese, preparati con prodotti made in Puglia, anche rivisitazioni e nuove ricette ideate da un a mio parere il gruppo lavora bene insieme di giovani chef